Marzia Frozen è lieta di
annunciare la mostra colletiva di una generazione di pittori emergenti che lavorano
oggi in Italia. La mostra sarà presentata alla torre Ennagonale di Santo Stefano
al Mare con una selezione di dipinti che seguono il movimeno dell'arte astratta.
Con il termine astrazione
( del Latino abstrahere, " separare ") intendiamo segnalare una operazione mentale
per la quale determinate proprietà di un oggetto vengono isolate concettualmente, soffermando la riflessione sulle caratteristiche da prendere inconsiderazione ed escludendo
dalla dissertazione cio' di cui non si vuole tener conto, che momentaneamente si
desidera eludere, si prosegue l'analisi degli elementi scelti analizzandoli. Se
a partire dalla riflessione o dal paragone dei multipli valori, la proprietà che si isola è quellla che si considera comune agli stessi, l'oggetto dell'astrazione è universale. La questione che si pone successivamente
è se gli universali esistono o no, in qualche maniera separatamente della riflessione
intelletuale su di loro. (ossia, se effettivamente esiste qualcosa comune agli oggetti,
piu la della ipotesi concepita per la persona che la contempla).
La pittura astratta è
tornata a far parlare di se, e in questa mostra ci proponiamo di darle uno spazio
significativo. L'Astrazione ovviamente, non è mai realmente scomparsa dagli interessi
degli artisti,semplicemente ha seguito il progresso tecnologico parallelamente a tutte
le altre discipline che hanno investito il tessuto sociali,e dalla matrice strettamente
pittorica dell'olio ne proseguono le diverse materie sintetiche fino all'incontro
con lo schermo del computer, dell'immagine manipolata elettronicamente.
Derivata dai capricci
del tempo e della moda di alcuni artisti all'inizio del 1900 ,è da qui che si colloca
un movimento che ha inizio in Europa.Il termine Arte Astratta è stato coniato nel ventesimo secolo (circa 1911) per descrivere un fenomeno culturale chesi è presentato simultaneamente
nella cultura occidentale. Per questo motivo, non si sa chiaramente chi fu il primo pittore astratto modernista: potrebbe essere Robert Delaunay a Parigi; o l'americano Arthur
Dove; il ceco Frantiek Kupka; i Russi Wassily Kandinsky o Kasimir Malevich; il pittore
olandese Piet Mondrian; Balla in Italia emolti altri. Piuttosto che l'invenzione di un individuo quindi, l'astrazione nella pittura modernista è comparsa come fenomeno dell'evoluzione
comunicativa e artistica degli intellettuali del tempo.
Durante tutto il '900
quindi, si inseriscono nel discorso dell'arte astratta percorsi individuali originali,
lavori di artisti europei, che richiamano a se tutta l'attenzione della critica. Il
movimento ha persistito in Europa e in Asia con crescente affermazione nei circoli della discussione del settore . Negli Stati Uniti si è trasformato in un grande raccoglitore di talenti della scena artistica, con capitale New York, che è stata sommersa
da un assortimento tecnologicamente modernizzato di adepti,diventando una meta obbligata
per chi si occupa di arte contemporanea,presentando una vetrina resa sofisticata dall'utilizzo
di nuovi mezzi,che ha spiazzato non solo per l'unicita' degli elaborati,ma anche
per l'aperto mercato, incoraggiando artisti e galleristi a investire sulle nuove
tendenze in concomitanza alle pitture rappresentative convenzionali, aggiornate sempre
alle correnti artistiche del tempo.
La pittura astratta è
arte che non descrive gli oggetti nel mondo naturale, ma preferibilmente utilizza
il colore e la forma in un senso non-rappresentativo. All' inizio del ventesimo secolo,
il termine era usato spesso per descrivere l'arte, quale futurista e cubista, che rappresenta le forme reali in un semplice senso oppure, in un piuttosto ridotto senso, mantenendo soltanto un'allusione all'oggetto naturale
originale. Tali dipinti sono stati usati spesso per catturare solo stralci o elementi
dagli oggetti rappresentati,un particolare sul quale fare un focus o un evanescente
sentimento scaturito da questi...tutto è possibile da rappresentare,ma catturare l'elemento reale è impossibile; qualità intrinseche ed invisibili piuttosto che strettamente legate all'apparenza esterna. I termini più precisi, "arte non-figurativa" ," arte non
obiettiva" e " arte non-rappresentativa" compare con tutta l'ambiguità degli effetti visivi che la manipolano.
L'arte non obiettiva non
è una invenzione del ventesimo secolo, gli esseri umani avevano fatto arte non obiettiva
da quando il disegno compare come strumento di mediazione con fine comunicativo. Nella religione islamica il dipinto degli esseri umani non è permesso e conseguentemente la cultura islamica ha sviluppato un alto livello delle
arti visive a terminologia astratta. La scrittura è inoltre una forma di arte non-figurativa.
Il Costruttivismo (1915)
e De Stijl (1917) erano movimenti paralleli che hanno preso ispirazione dall'astrazione
nelle tre dimensioni della scultura e dell'architettura. I seguaci del costruttivismo
hanno creduto che il lavoro dell' artista fosse un'attività rivoluzionaria esprimendo le aspirazioni della gente, usando i mezzi di produzione di
massa come la comunicazione grafica e fotografica. Alcuni degli espressionisti
puramente astratti americani sono : Barnett Newman, Mark Rothko, Willem de Kooning,
Jackson Pollock, Franz Kline e Hans Hofmann. L'Arte Ottico (1962) e il Minimalismo
(1965) sono due idiomi recenti.
Nel 1953, la città di
Bordighera ha invitato Peggy Guggenheim a esibire la sua collezione non obbiettiva
della pittura; da un'iniziativa di Giuseppe Balbo', e organizzato da Jean Cocteau.
Gli artisti erano ancora Jackson Pollock, Cifford Still, Arshile Gorkij, Marc Rothko, Sebastian Matta, Robert Motherwell ed altri. La mostra e
estata tenuta a Palazzo del Parco.
Il confronto con gli italiani
inizia con futuristi ed astrattisti degli anni Trenta e Quaranta, Giacomo Balla, Bruno
Munari, Enrico Prampolini, il marchigiano Osvaldo Licini e Lucio Fontana. Le esperienze del futurismo non possono dirsi veramente astratte, in
quanto nei quadri dei futuristi l'idea del movimento e del dinamismo non abbandona
mai una base figurativa. L'astrattismo vero e proprio deve intendersi come armonia
pura distaccata da qualsiasi riproduzione del vero. In Italia le idee dell'arte astratta
vennero accolte piuttosto tardi, attorno agli anni '30, ma si svilupparono in forme
di grande spessore artistico, che aprirono la strada a molti dei più originali movimenti del '900. Furono due i principali gruppi di pittori
astrattisti: il primo, più eterogeneo, guidato dalle teorie espresse da Carlo Belli
nel testo "Kn", si riunì attorno alla galleria "il Milione" di Milano, e annoverò
nomi quali Mauro Reggiani, il giovane lucio Fontana, Atanasio Soldati e Luigi Veronesi,
il secondo, più coeso, fiorì a Como ispirato dall'architetto Giuseppe Terragni e
dal pittore Manlio Rho, includendo validissimi artisti quali Mario Radice, Aldo
Galli e Carla Badialdi. Ovviamente data la vicinanza fra Como e Milano furono frequenti
gli interscambi fra iprimi astrattisti.
Il gruppo di artisti della
galleria "il Milione" praticò un'arte più "istintiva", seguendo il talento di Reggiani,
che costruiva mosse geometrie partendo da linee oblique, e dalle originalissime e
colorate sintesi di forme realizzate da Osvaldo Licini. La galleria ospitò nel 1934 una personale di Kandinsky voluta anche dall'architetto Alberto Sartoris, vicino
a Terragni; la mostra venne certamente vista da Mario Radice che ne portò il messaggio
a Como, dove, in presenza di un terreno assai fertile, mise presto frutto la novita'. Como era la città della seta, e i concetti di stile e modernità nel colore erano ben presenti. Manlio Rho aveva nella sua libreria i testi della Bauhaus, dove Kandinsky insegnò
fino al 1932, Giuseppe Terragni stava già rielaborando con il suo genio in architettura
le idee del razionalismo e la scintilla dell'arte di Kandinsky esplose in forme nuove e originalissime, con un astrattismo geometrico puro, in apparenza vicino al suprematismo russo, ma in realtà inconfondibilmente italiano.
Oggi l'inizio di un nuovo
millenio contaminato irrimediabilmente dalla tecnologia, che sembra destinata a non
tralasciare aspetti del terreno vivibile intorno ad ogni individuo, l'astrazione
si sviluppa in modo globale, pur senza abbandona gli aspetti dell'emozione e della conoscenza come parametri che spingono a creare
e cercare nuove frontiere espressive da parte degli artisti .
Questa mostra si propone
come una spinta a sviluppare la psiche sentendosi liberi di "andare", a partire
dal <Matrix>; forse tutto è già stato detto, ma crediamo nell'astrazione come canale multidimensionale, nel quale ci sia sempre qualcosa da dare .